Recensione libro “I nostri cuori chimici” di Krystal Sutherland

La Rizzoli, con di Krystal Sutherland, ha fatto sicuramente un’ottima scelta editoriale. Un libro adatta ad un pubblico giovane, pensato per chi è alle prese con i primi amori, e per chi si confronta con passioni struggenti e delusioni cocenti. Quando mi hanno proposto questa lettura, a dir la verità, ero un po’ scettica, più volte ho avuto occasione di leggere libri appartenenti a questo genere, per arrivare alla conclusione che tutti, nel bene e nel male, seguono un cliché. La struttura dei racconti segue uno schema prestabilito e le trame tutte abbastanza prevedibile, la scelta dei protagonisti poi scontatissima. Insomma ero incuriosita, ma non troppo. Invece ho dovuto ricredermi, la storia mi ha conquistato subito, forse per la sua semplicità, forse perché una volta tanto sono i sentimenti del ragazzo ad essere messi a nudo.

Di fatti, la voce narrante Henry vuole conquistare il cuore della bella e triste Grace. Giovane studentessa da poco arrivata nella sua scuola. Le inquietudini amorose di Henry vengono di continuo messe in discussione da sè stesso, dai suoi amici, dalla sua famiglia. Ognuno si è fatto un’idea su Grace, tutte in contraddizione l’una con l’altra. Una ragazza alquanto misteriosa che cela un segreto troppo doloroso per essere svelato, neanche ad Henry, riuscirà solo dopo tanto tempo a far breccia nel suo cuore, a conquistarsi la sua fiducia e ad affacciarsi nella sua vita. Una vita ai margini di tutti, isolata nel suo mondo, lontana dalla spensieratezza, lontana dal cuore di Henry. Sfuggente, imprevedibile, malinconica, si concede di rado agli altri, di rado compare la ragazza sorridente di una volta. Li accomuna l’amore per la scrittura e questo darà loro modo di confrontarsi, l’occasione giusta per conoscersi meglio. Le strane abitudini di Grace, reduce da un brutto incidente stradale, portano Henry a porsi delle domande.

Vorrebbe conoscere meglio questa ragazza, così sfuggente, spettrale. I loro dialoghi sono un lento e inesorabile crescendo di emozioni, si percepisce la purezza dei sentimenti in gioco. Questa è sicuramente la caratteristica che più di tutte mi ha meravigliato e conquistato. Non c’è fretta, l’amore va vissuto assaporando ogni attimo. Henry percepisce il disagio di Grace più di chiunque altro, lotta con tutte le sue forze, vuole dare una chance a questo amore. Ma è difficile, gli ostacoli sono dentro l’anima spezzata di lei, che non riesce a lasciar andare quella parte di sè legata indissolubilmente al suo primo grande amore.

“Avevamo un amore difficile, io e Grace, quel tipo di amore che ti faceva annegare se ti immergevi troppo. Era un amore che ti legava piccoli pesi al cuore, uno alla volta finché lui diventava così pesante che si staccava dal petto.” Essere una comparsa nella vita di Grace diventa l’ultima e forse l’unica alternativa di Henry. Si rende conto che a Grace serve un amico, non un ragazzo. Poteva essere solo questo per lei, poteva essere un buon amico. Sarà disposto? Riuscirà a sopportare il dolore di una tale verità? Non l’avrebbe mai costretta a scegliere tra lui e il suo passato. Nonostante lei lo ami a modo suo, non c’è soluzione. Grace non è disposta a perdonarsi. “Grace Town è stata una esplosione chimica nel mio cuore.

È stata una stella che si è trasformata in supernova. Per qualche fugace attimo ci sono stati luce e calore e dolore, più luminosi di una galassia, e nella sua scia lei non ha lasciato altro che oscurità. Ma la morte delle stelle fornisce i mattoni della vita Tutti noi siamo fatti di materia stellare. Tutti noi siamo fatti di Grace Town.” Lettura pulita, priva di fronzoli, pensato per i giovanissimi, ma in realtà per tutte le età. Un’esperienza ricca di significato e con molti messaggi positivi racchiusi in una prosa poetica e riflessiva. Le disquisizioni sull’amore, sull’universo, sulla chimica, tutte bellissime ed intense, arricchiscono l’intero percorso di lettura. Quello che mi ha colpito di più è stata la semplicità del racconto che arriva dritta al cuore del lettore, perché l’amore resta l’unico protagonista. Henry e Grace, due ragazzi qualunque che devono fare i conti con le delusioni e con la realtà, perché alle volte i sogni bisogna lasciarli andare, “le persone non sono contenitori vuoti che puoi riempire con i tuoi sogni a occhi aperti.”

SCHEDA DELL’EDITORE

Henry Page ha 17 anni e non si è mai innamorato. Paradossalmente, la colpa è del suo inguaribile romanticismo: Henry è da sempre così aggrappato al sogno del Grande Amore da non aver lasciato spazio alle cotte che da anni elettrizzano le vite dei suoi amici. Non è una scena da film nemmeno il primo incontro con Grace Town: Grace cammina con il bastone, porta vestiti da ragazzo troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Complice il giornale della scuola, Henry se la ritrova vicina di scrivania, e presto precipita nella rete gravitazionale di Grace, che più conosce, e più diventa un mistero. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato e questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima la accompagnava ovunque. Ma forse il Grande Amore è più amaro di quanto i romantici credano.

Katja Macondo

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