Poesie: “Fine pena”

Nottesera tra fari

in coda allampionati.

 

Mi esilio

da ombrose pupille

apostate.

Impacciate smorfie

di chi ben sa

d’aver distrutto.
Nottesera ormai,

l’arcuate labbra

da dolore-disprezzo

son le mie.

 

A vomitarti addosso

le tue sconce

menzogne.

 

Ma stanotte ondeggerò

tra l’oscurità delle stanze,

liberamente

prosciolto.

 

Due ali

e un fine pena.

 

Carlo Molinari

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